Guida al dropshipping

Cos'è il dropshipping? Tutto quello che c'è da sapere

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Guida al dropshipping
In questo articolo affronteremo il tema del dropshipping, importantissimo per tutte le persone che intendono avvicinarsi al mondo dell’e-commerce.

Verranno valutati i vantaggi che questo sistema offre nell’evitare la necessità di avere prodotti stoccati fisicamente e quelli connessi con la spedizione dei prodotti stessi al cliente finale.
Non verranno comunque tralasciati gli aspetti negativi del dropshipping e le possibili alternative.

Cos'è il dropshipping?

Il dropshipping è un metodo di commercio al dettaglio, nato negli Stati Uniti più di dieci anni fa ed utilizzato prevalentemente nel commercio elettronico. Con il dropshipping il venditore non tiene in magazzino i prodotti che vende. Per semplificare si può dire che il dropshipping è una vendita con “spedizione diretta” dal produttore al consumatore.

Il termine dropshipping deriva dall’inglese “to drop” (far cadere) e “shipping” (spedizione).
Quando un e-commerce vende un prodotto utilizzando il modello dropshipping, acquista l’articolo da una terza parte e lo fa spedire direttamente al cliente dalla terza parte stessa. Di conseguenza, il venditore non deve gestire direttamente il prodotto. La differenza più grande tra il dropshipping e il modello standard di vendita al dettaglio è che il venditore non fa scorte e non possiede quindi un inventario.

Al contrario, il venditore acquista l’inventario in base alle necessità da una terza parte, solitamente un grossista o un produttore, per evadere gli ordini.
Logistica di Amazon (FBA)

Come funziona il dropshipping?

Il dropshipping è un modello di catena di fornitura in cui un venditore, il dropshipper, può spedire direttamente un prodotto dal magazzino del grossista o produttore a casa del cliente, senza doversi preoccupare di gestire le operazioni di logistica.
Questo garantisce ai dropshipper la possibilità di concentrarsi solo sugli aspetti commerciali e di marketing della loro attività, focalizzandosi esclusivamente sull’aspetto della crescita del loro business.
I ricavi di chi fa dropshipping derivano dalle commissioni sui prodotti dei fornitori venduti, in altre parole, i dropshipper lavorano come intermediari tra fornitori e clienti.
Quando ricevono un ordine, trasferiscono le informazioni dell’ordine ai fornitori e tengono per sé una percentuale come commissione che rappresenta il loro guadagno.
Il fornitore spedisce poi il prodotto dal magazzino ai clienti. Nella maggior parte dei casi, i fornitori non sanno nemmeno che la persona che acquista da loro è un dropshipper o un cliente finale.

Vantaggi del dropshipping

Il dropshipping è un ottimo modello di business per gli aspiranti venditori perché economico e semplice da gestire.
Il dropshipping può anche essere utilizzato come metodo di valutazione di varie idee di business perché permette di imparare molto su come scegliere e commercializzare prodotti su richiesta.

Tra gli aspetti positivi principali vi sono:
  • Capitale iniziale basso (non serve acquistare in anticipo i prodotti)
    Questo è probabilmente il vantaggio principale del dropshipping. Non dover acquistare prodotti in anticipo offre la possibilità di lanciare un negozio di e-commerce senza dovere investire nell’inventario.
    Poiché non ci si impegna a vendere attraverso un inventario acquistato in anticipo, come in un’attività di vendita al dettaglio tradizionale, il rischio di avviare un negozio dropshipping è minore.
    Inoltre, le spese fisse stesse vengono abbattute perché non avendo un magazzino vengono evitati i costi della sua gestione.
  • Facile da avviare e da gestire
    Gestire un’attività di e-commerce è molto più facile quando non si ha a che fare con prodotti fisici. L’assenza di prodotti fisici permette di saltare la fase di produzione di conseguenza l’avvio è rapidissimo.
    Inoltre, non vi è la necessità di preoccuparsi di:
    • Gestire o pagare un magazzino
    • Imballaggio e spedizione degli ordini
    • Tracciabilità dell’inventario per motivi contabili
    • Gestione dei resi e delle spedizioni in entrata
    • Ordinare continuamente i prodotti e gestire il livello delle scorte
  • Basse spese generali
    Poiché non bisogna occuparsi dell’acquisto dell’inventario o della gestione di un magazzino, le spese generali sono piuttosto basse.
    Se l’attività con il tempo cresce, questi costi aumenteranno, ma saranno comunque bassi rispetto a quelli delle tradizionali attività di vendita in negozio o e-commerce con magazzino.
  • Totale controllo sul marketing del prodotto
    Il veditore ha la totale libertà nella promozione del negozio, di conseguenza può scegliere tutte le strategie di marketing che intende applicare e decidere i prezzi.
  • Flessibilità
    L’attività di dropshipping può essere gestita da qualsiasi luogo con una connessione internet. È sufficiente, infatti, riuscire a comunicare con fornitori e clienti ma non è necessario essere legati ad un luogo fisico specifico.
  • Facile da testare
    Il dropshipping è un metodo utile sia per il lancio di un nuovo negozio sia per gli imprenditori che vogliono testare l’apprezzamento dei clienti per ulteriori categorie di prodotti, ad esempio accessori o linee di prodotti completamente nuovi.
    I prodotti che si intende potenzialmente vendere possono essere aggiunti senza la necessita di averli e questo garantisce la possibilità di testare la risposta del mercato senza prima doversi impegnare acquistando scorte. Ne consegue anche la possibilità di evolversi nel tempo perché si possono modificare i prodotti in vendita a seconda delle performance.
  • Assenza di merce invenduta
    Non avendo un magazzino non si avrà di conseguenza merce invenduta perché i prodotti si acquistano solo se si effettua la vendita. Questo permette al venditore di concentrarsi su altre attività come quelle di marketing per sviluppare l’e-commerce.
  • Ampia varietà di prodotti
    Non essendo necessario, nella maggior part dei casi, pre-acquistare l'inventario, è possibile vendere una vasta gamma di articoli aumentando il potenziale di guadagno.
  • Scalabilità
    Sfruttare i fornitori permette di accettare più ordini senza che questo comporti un aumento dell'inventario memorizzato, imballato e spedito.
dropshipping

Svantaggi del dropshipping

Nonostante gli innumerevoli aspetti positivi descritti, il dropshipping ha anche i suoi lati negativi. In generale, la convenienza e la flessibilità hanno un prezzo. Ecco alcune carenze da considerare.
  • Competizione elevata
    Più venditori possono vendere prodotti identici e questo genera una concorrenza particolarmente elevata che porta ad una riduzione dei margini di guadagno.
    Considerando la facilità per iniziare a vendere attraverso il dropshipping, e i costi generali bassi, molti concorrenti aprono negozi online e vendono articoli a prezzi stracciati nel tentativo di aumentare le entrate.
    Inoltre, l’investimento inziale è basso e di conseguenza possono permettersi di operare con margini minimi.
    Molti venditori avranno siti web di bassa qualità e un servizio clienti scadente e questi punti di debolezza si possono sfruttare per differenziare il proprio business, ma questo non impedirà ai clienti di confrontare i prezzi.
    Questo aumento della concorrenza agguerrita danneggerà rapidamente i potenziali margini di profitto in una nicchia.
    Fortunatamente, è possibile mitigare questo problema concentrandosi su una nicchia di mercato specifica focalizzandosi sulle necessità dei clienti.
  • Margine di profitto ridotto
    Il mark-up che si può applicare ai prodotti non sarà ovviamente come quello del produttore, altrimenti si potrebbe incorrere nel rischio di raggiungere un prezzo fuori mercato e di non avere prodotti competitivi. Per guadagnare bene con il dropshipping quindi servono alti volumi d'affari, tali che possano permettere di rientrare nei costi di gestione e di marketing e di fare profitto.
    Fondamentale è quindi riuscire a trovare uno o più prodotti validi che il fornitore vende a un prezzo onesto e ideali per una specifica nicchia di mercato che ha difficoltà ad essere soddisfatta; in questo modo non sarà difficile raggiungere i volumi di vendita necessari che permettano un effettivo guadagno.
  • Problemi di inventario
    Se si hanno in magazzino tutti i prodotti, è relativamente semplice tenere traccia di quali articoli sono disponibili e quali no.
    Ma quando ci si rifornisce da più magazzini, che stanno eseguendo gli ordini anche per altri venditori, l’inventario può cambiare ogni giorno. Ne consegue un rischio di esaurimento perché il prodotto può andare sold-out all’insaputa del venditore. Fortunatamente oggi, per mitigare questo rischio, ci sono diverse di applicazioni che consentono di sincronizzarsi con i fornitori avendo la situazione aggiornata sul momento.
  • Complessità di spedizione
    Nella maggior parte dei casi, quando si fa dropshipping, i prodotti sul negozio online saranno reperiti attraverso una serie di differenti fornitori. Questo complica i costi di spedizione perché se lo stesso cliente acquista degli articoli che però sono disponibili solo da fornitori diversi dovrebbe logicamente pagare la spedizione ad ogni fornitore e per evitare questo il dropshipper deve spesso farsi carico di questi costi per non perdere il cliente.
  • Errori del fornitore
    Anche i migliori fornitori di dropshipping commettono errori nell’evasione degli ordini, errori per i quali bisogna assumersi la responsabilità e scusarsi.
    Fornitori mediocri e di bassa qualità posso portare ad una frustrazione a causa di articoli mancanti, spedizioni sbagliate e imballaggi di bassa qualità, che danneggiano la reputazione dell’azienda che lavora in dropshipping.
  • Qualità del prodotto
    Il dropshipping riduce il coinvolgimento nel processo di evasione degli ordini e questo riduce, di conseguenza, la capacità di monitorare e garantire la qualità del prodotto.
  • Disponibilità dei fornitori
    In Italia il dropshipping è un sistema ancora poco conosciuto e spesso le aziende sono male organizzate nella gestione delle richieste di intermediari e questo comporta spesso errori che vanno ad impattare sul cliente finale.
  • Personalizzazione e branding limitati
    A differenza delle aziende che producono, il dropshipping non offre un grande controllo sul prodotto stesso. Di solito, il prodotto è progettato e brandizzato dal fornitore.
    Alcuni fornitori sono in grado di adattarsi ai cambiamenti di prodotto dell’azienda, ma anche in questo caso, il fornitore ha il maggior controllo sul prodotto stesso.
    Qualsiasi modifica o aggiunta al prodotto stesso di solito richiede una quantità minima di ordine per renderlo praticabile e conveniente per il produttore.
  • Assistenza clienti
    La soddisfazione del cliente è un elemento cardine della vendita online, tuttavia, nel dropshipping riuscire a garantire un’assistenza clienti di buon livello diventa un’operazione molto impegnativa perché nel momento in cui un cliente deve restituire o cambiare un prodotto è complesso coordinare il reso con il fornitore.

Come iniziare il dropshipping?

Per iniziare ad operare in dropshipping, è necessario scegliere innanzitutto un canale di vendita in cui i clienti possano vedere e acquistare i prodotti. Vi sono diversi canali di vendita disponibili oggi sul mercato ma il passo fondamentale è rappresentato dalla scelta dei fornitori.
In un mondo in cui lo shopping online è la norma, i fornitori di dropshipping non mancano ma saranno spesso situati in diverse regioni del mondo. Ne consegue la necessità di avere una buona conoscenza dell’inglese e delle ottime capacità di negoziazione.
Il sapere negoziare è un concetto ampio che non si riferisce solo alla capacità di essere in grado di convincere il fornitore ad abbassare il prezzo ma anche la capacità di saper mantenere una relazione col fornitore stesso anche attraverso chiamate di follow-up o visite per verificare i prodotti.
Scegliere i fornitori è un buon progresso, ma non è sufficiente. Dal momento in cui ci sono milioni di prodotti sul mercato, avrete bisogno di un processo chiaro per fare una cernita. L’obiettivo è individuare i prodotti che i clienti sono più propensi ad acquistare.
I prodotti poco interessanti o a bassa domanda difficilmente ottengono vendite. Al contrario, la vendita di prodotti interessanti porta a vendite elevate e ad acquisti ripetuti; spesso anche dagli stessi acquirenti.
Il compito di trovare i prodotti migliori è uno dei più importanti quando si gestisce un negozio in dropshipping e può fare la differenza tra successo e fallimento.
Per finire si deve avere una buona conoscenza degli aspetti legati alle spedizioni e all’importazioni di prodotti che spesso arrivano da paesi extra europei avendo piena conoscenza delle possibili spese doganali, costi e tempi di spedizione.
Un altro aspetto fondamentale che si deve tenere in considerazione prima di intraprendere questa avventura è rappresentato dalla disciplina tributaria.
Diventa quindi necessario informarsi sulla disciplina fiscale che questo genere di attività commerciale richiede.
Le modalità di fatturazione non variano tra dropshipping ed e-commerce tradizionale. I pagamenti e le documentazioni necessarie varieranno solo in base alla posizione geografica degli operatori coinvolti. Di conseguenza, vista la presenza di tre parti interessate alla compra-vendita, il dropshipping andrà fiscalmente considerato come una vera e propria triangolazione commerciale, e come tale, soggetta ad una disciplina IVA ben precisa.
A seconda del luogo in cui le tre operazioni di compra-vendita avvengono, è possibile inquadrare tre differenti tipologie di triangolazione:
  • nazionale, che si ha quando i tre soggetti coinvolti nell’operazione sono residenti in due paesi europei differenti.
  • comunitaria, nei casi in cui i tre soggetti coinvolti nell’operazione sono residenti in tre paesi europei differenti.
  • extra-comunitarie, infine, che si presenta qualora le tre parti della compra-vendita siano residenti in tre differenti Stati – e la residenza di almeno uno dei tre sarà extra-europea.
Viste le differenti ambientazioni nelle quali ognuna delle suddette triangolazioni trova la propria esistenza, va da sé comprendere come per ognuna di esse sarà differente l’applicazione della disciplina IVA regolante i tributi da versare.

I siti web che offrono la possibilità di fare dropshipping sono innumerevoli e anche Amazon consente la pratica del dropshipping, ma a condizione che si seguano le linee guida.
Alcune limitazioni che spesso vengono riscontrate per via delle linee guida sono:
  • Il dropshipper deve avere un accordo con il produttore che lo identifichi come esclusivo venditore e questo deve essere menzionato su tutte le fatture rivolte ai clienti, i documenti di trasporto e l'imballaggio esterno.
  • Prima di spedire l'ordine al cliente, il fornitore deve rimuovere eventuali documenti di trasporto, fatture, imballaggi esterni o altre informazioni che lo identificano come venditore principale.
  • Il dropshipper deve accettare ed elaborare i resi dei clienti e non del fornitore.
Logistica di Amazon, FBA

Logistica di Amazon, FBA

Una valida alternativa al modello di dropshipping è rappresentata dalla Logistica di Amazon nota anche come FBA, il servizio di evasione ordini offerto da Amazon.
Il servizio include l'intera operazione di ritiro e spedizione, dallo stoccaggio dei prodotti in magazzino all'imballaggio, all'etichettatura e alla spedizione al cliente. Anche le operazioni di assistenza clienti sono gestite da Amazon. Unica cosa che il venditore deve fare è inviare i suoi articoli ai centri logistici di Amazon.
Logistica di Amazon è di gran lunga la scelta più interessante per la maggior parte dei venditori Amazon in quanto riduce tutti i problemi relativi all’adempimento della spedizione
Il modo in cui funziona il sistema è abbastanza semplice.

Questo è il processo:
  • Il venditore spedisce i prodotti ad un centro logistico di Amazon.
  • Amazon classifica e stocca i prodotti. Una volta che Amazon riceve i prodotti, li ordina e li aggiunge al suo inventario. I prodotti sono conservati in modo sicuro nei magazzini Amazon e se qualcosa si danneggia nel magazzino, Amazon provvede al rimborso.
  • I clienti acquistano i prodotti. Amazon si occupa dell’intera transazione. Accetta pagamenti e aggiorna automaticamente l’inventario del venditore.
  • Amazon invia i prodotti ai clienti. Uno dei magazzinieri di Amazon si occupa dell’imballaggio, della presa e della spedizione del prodotto al cliente.
  • Amazon si occupa del servizio clienti. Una volta che il cliente riceve il prodotto, Amazon monitora per assicurarsi che sia soddisfatto della spedizione. Amazon gestisce anche qualsiasi reso o domanda del cliente. Naturalmente, come per qualsiasi altro commento o recensione che ricevi sull’elenco dei tuoi prodotti, spetta alla tua azienda rispondere e agire di conseguenza.
  • Ogni due settimane Amazon stila un totale di tutte le vendite, detrae le commissioni dovute e deposita l’importo spettante di competenza direttamente sul conto corrente del venditore.
La registrazione alla Logistica di Amazon è molto semplice e il primo passaggio è quello di registrarsi sul sito web Amazon come venditori.
In secondo luogo, si crea un account scegliendo i dati di accesso e inserendo tutti i dettagli dell’attività; compresi i dati personali.
Dopo aver eseguito tutti i passaggi, puoi personalizzare "Amazon Seller Central" che è la pagina in cui è possibile tenere traccia di tutto: dallo stock dei prodotti, alle comunicazioni con i clienti.

Conclusioni

Nell’articolo viene spiegato in modo chiaro cos’è il dropshipping. Partendo dalla definizione vengono poi elaborati in modo semplice tutti quegli aspetti da considerare positivi senza però tralasciare anche gli aspetti negativi che questo sistema comporta.
Una valida alternativa a questo sistema è rappresentata dalla Logistica di Amazon e a questo proposito viene spiegato nell’articolo come questa funziona e com’è possibile registrarsi per entrare a farne parte.

FAQ

Cos’è il dropshipping?
Il termine dropshipping deriva dall’inglese “to drop” (far cadere) e “shipping” (spedizione) ed è un metodo di commercio al dettaglio grazie al quale un venditore, detto dropshipper, può spedire un prodotto dal magazzino del grossista o del produttore direttamente a casa del cliente, senza doversi preoccupare di gestire in prima persona le operazioni di logistica.
Come funziona il dropshipping?
L’idea alla base del dropshipping è molto semplice: comprare la merce da rivendere solo dopo aver concluso la vendita. Appare subito chiaro che in questo modo vengono completamente evitate giacenze di magazzino, non si deve pagare la merce anticipatamente e soprattutto non vi è necessita di avere alcun tipo di magazzino perché il magazzino utilizzato sarà quello del fornitore.
Con questo metodo di vendita il venditore si focalizza solo sul marketing dei suoi prodotti e una volta che gli ordini iniziano ad arrivare non dovrà far altro che ordinare i prodotti al suo fornitore che si occuperà della spedizione.
In sintesi, il venditore si occupa esclusivamente di pubblicizzare i prodotti, lasciando al fornitore gli oneri relativi a magazzino, imballaggio e spedizione al cliente finale.
Quali sono i principali vantaggi dello dropshipping?
  • Capitale iniziale basso (non serve acquistare in anticipo i prodotti)
  • Facile da avviare e da gestire
  • Basse spese generali
  • Flessibilità
  • Facile da testare
  • Facile da testare
  • Assenza di merce invenduta
  • Ampia varietà di prodotti
  • Scalabilità
Quali sono i principali svantaggi dello dropshipping
  • Competizione elevata
  • Margine di profitto ridotto
  • Problemi di inventario
  • Complessità di spedizione
  • Errori del fornitore
  • Qualità del prodotto
  • Disponibilità dei fornitori
  • Personalizzazione e branding limitati
  • Assistenza clienti
Amazon offre la possibilità di fare dropshipping?
Si, anche Amazon offre la possibilità di fare dropshipping a patto di seguire le linee guida. Tra le peculiarità delle linee guida Amazon per il dropshipping si deve tenere conto che:
  • Il dropshipper deve avere un accordo con il produttore che lo identifichi come esclusivo venditore e questo deve essere menzionato su tutte le fatture rivolte ai clienti, i documenti di trasporto e l'imballaggio esterno
  • Prima di spedire l'ordine al cliente, il fornitore deve rimuovere eventuali documenti di trasporto, fatture, imballaggi esterni o altre informazioni che lo identifichino come venditore principale.
  • Il dropshipper deve accettare ed elaborare i resi dei clienti e non del fornitore.
Quale può essere un’alternativa valida al dropshipping classico?
Un’alternativa interessante al dropshipping viene offerta dalla Logistica Amazon FBA con questo servizio il venditore lascia la gestione ad Amazon di tutta l'intera operazione di ritiro e spedizione, dallo stoccaggio dei prodotti in magazzino all'imballaggio, all'etichettatura e alla spedizione al cliente. Anche le operazioni di assistenza clienti sono gestite da Amazon. Unica cosa che il venditore deve fare è inviare i suoi articoli ai centri logistici di Amazon.
Come si diventa dropshipper?
L’avvio di un’attività di dropshipping dovrebbe seguire i seguenti passaggi:
  • Scelta del prodotto da vendere. A questo proposito tenete sempre presente che quando si inizia, l'errore più comune è basare la scelta del prodotto da vendere su una passione o un interesse personale. Questa strategia è accettabile solo se l’obiettivo primario non è il successo dell’attività ma l’interesse verso il prodotto.
  • Ricerca dei possibili concorrenti già attivi sul mercato.
  • Scelta del fornitore o dei fornitori di dropshipping.
  • Costruzione del negozio di e-commerce.
  • Decisione su una struttura aziendale.
  • Organizzazione della situazione finanziaria.
  • Inizio vendita dei prodotti sul negozio dropshipping.
  • Analisi per migliorare l’offerta.
Il dropshipping è legale?
Si, in via generale il dropshipping è perfettamente legale in Italia. Devono però essere seguite tutte le regole imposte dalle normative fiscali e doganali. Inoltre, nel caso l’attività di dropshipping venga svolta su un sito web di e-commerce già esistente si devono sempre rispettare tutte le regole imposte dalle linee guide del sito stesso.
Posso consegnare prodotti in tutto il mondo utilizzando il dropshipping?
Con il dropshipping non esiste nessuna limitazione geografica riguardo la consegna dei prodotti. Nonostante questo, si deve tenere in considerazione il prodotto che si intende vendere perché la sua commercializzazione potrebbe essere limitata in alcune aree specifiche del mondo, di conseguenza, il venditore deve sempre aggiornato sulle regolamentazioni dei Paesi in cui intende consegnare i suoi prodotti.
Qual è la differenza tra produttori, grossisti e rivenditori di dropship?
Un rivenditore opera in un canale ad un solo livello, che contiene un solo intermediario. In questo canale, la merce viene trasferita dal produttore al rivenditore, che vende il prodotto ai consumatori finali. Un grossista è presente sia nei canali a due che a tre livelli.
Ricapitolando le figure principali sono:
  • Produttore: l’azienda che realizza i prodotti.
  • Distributore: l’agente che vende la merce del produttore a grossisti o rivenditori
  • Grossista: l’azienda che acquista dal produttore o dal distributore e rivende i prodotti a un prezzo vantaggioso al rivenditore.
  • Rivenditore: business for-profit che vende i prodotti direttamente ai clienti finali.
Nel caso specifico del dropshipping il produttore sarà anche responsabile della spedizione dei suoi prodotti ai clienti finali ma non avrà un rapporto diretto con i clienti ma solo con il venditore dei suoi prodotti che si occuperà della vendita.
Come posso incorporare il dropshipping nella mia attività?
Il dropshipping può essere facilmente inserito in un’attività già esistente. Se si è proprietari di un’azienda che si occupa di vendita online è possibile aumentare la gamma di prodotti in vendita optando per il dropshipping su alcuni prodotti. In questo caso quando cliente ordinerà dal vostro negozio la compagnia di dropshipping avrà in carico la spedizione del prodotto direttamente al cliente. Questo sistema è molto interessante da integrare qualora si vogliano testare le potenzialità di un prodotto.
Quanto è redditizio il dropshipping?
Le opportunità di guadagno vendendo prodotti in dropshipping sono pressoché illimitate: dipende tutto dal settore merceologico, dal tempo e dalle risorse che deciderete di impiegare per il vostro dropshipping business.
Usare un dropshipper aumenta i costi?
No, usare un dropshipper non aumenta i costi e il metodo di dropshipping è stato inventato proprio per ridurre o eliminare i costi fissi come quelli relativi al magazzino. Considerando che il produttore si prende carico della spedizione ne consegue che avrà la piena responsabilità del magazzino. In linea generale quindi i costi vengono ridotti e in alcuni casi totalmente abbattuti ma si deve tenere presente che possono presentarsi imprevisti e il venditore deve comunque farsi carico di eventuali errori del fornitore e, alcune volte, deve ripagare egli stesso la spedizione. Quindi i costi non aumentano con un dropshipper a patto che il dropshipper sia stato scelto correttamente e abbia un buon livello di professionalità tale da garantire un numero di errori limitato.
Devo acquistare i prodotti in anticipo?
No, non è necessario acquistare i prodotti in anticipo e questo è proprio uno dei vantaggi principali del dropshipping. Il venditore vende i prodotti solo dopo che la vendita è stata conclusa ne consegue che non deve anticipare nulla per comprare i prodotti, i quali resteranno stoccati nel magazzino del produttore fino alla vendita e dallo stesso magazzino del produttore verranno spediti al cliente finale.
Devo registrare la mia attività per utilizzare un fornitore dropshipping?
Il contratto di dropshipping da un punto di vista fiscale rientra nella più grande categoria dell’e-commerce. In pratica, per l’impresa di E-commerce, l’utilizzo del dropshipping diventa una modalità di vendita, che non influisce sulla normativa fiscale che è chiamata a rispettare, ovvero quella dell’e-commerce. La vendita online è sempre considerata attività imprenditoriale. Questo significa che esiste l’obbligo ad operare con partita IVA. Il tutto, indipendentemente, dal volume di vendite annuali. La normativa fiscale in alcuni casi risulta essere complessa ed è quindi consigliabile affidarsi ad un consulente per evitare sanzioni.
Alcuni siti web che offrono l’opzione di vendita in dropshipping offrono un periodo prova di sei mesi durante i quali non è obbligatorio registrare la propria attività. Questa opzione permette di testare il prodotto che si ha intenzione di vendere. Se nel corso di questo periodo di prova si nota che si hanno un buon numero di vendite è possibile procedere con lo step successivo e registrare la propria attività commerciale registrando la partita IVA regolarizzando così la propria situazione fiscale.

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